Bienen
Originally written in English. Translated by Samuele Bigi (Nickname: SamueleB).
Non mi è stato diagnosticato l’autismo fino a quando non avevo una trentina d’anni, quindi per anni sono stato lasciato in un costante stato di ansia e frustrazione per la mia difficoltà a connettermi con gli altri. Non mi sono fatto amici, amici veri, fino a quando non ho avuto una ventina d’anni e li ho persi quando ne avevo quasi trenta. Quindi per la prima volta in anni, mi sono trovato di nuovo da solo ed in difficoltà. Ho provato ad entrare in numerosi server di discord, ma mi sentivo sopraffatto e timido (un mix orribile se sei introverso, come me!). Alla fine mi sono trovato a navigare sul play store. C’erano tantissime app di chat tra cui scegliere, ma io e la messaggistica istantanea non andiamo d’accordo. Quindi ho considerato qualcosa di più lento, che mi desse più controllo: amici di penna. Slowly era una delle poche che mi sono saltate fuori ed era anche più sicura.
Mentirei se dicessi che i miei primi tentativi di farmi un amico di penna sono andati lisci. E’ stato difficile trovare qualcuno con cui scattasse qualcosa, ma non c’è voluto molto perché qualcuno si facesse notare. Molti dei miei amici di penna più longevi sono quelli che mi hanno scritto per primi e fin dall’inizio sapevo che sarebbero durati un po. Uno in particolare era uno scrittore come me, ma anche neurodivergente. E’ stato uno shock incontrare qualcuno con cui avevo così tanto in comune — qualcuno con cui sarei poi andato avanti con una corrispondenza di quasi 50 lettere (decisamente la più lunga!), principalmente parlando di genere e navigando la società capitalistica dal punto di vista di un trans neurodivergente.
Sono grato a Slowly per la possibilità di connettermi con altre persone e costruire amicizie. Amo la sua natura dal ritmo disteso; rende la comunicazione apprezzabile e mi da il tempo di farlo.