EdgarQuadrell
Originariamente scritto in inglese, tradotto da OpenAI.
Volevo condividere la mia esperienza su Slowly—un viaggio inaspettato ma significativo che ha reso il mondo un po’ meno vasto. Questa piattaforma mi ha dato qualcosa di cui non sapevo di aver bisogno: connessioni autentiche, una lettera alla volta.
La mia avventura è iniziata un po’ di tempo fa, quando mi sono imbattuto in Slowly cercando uno spazio dove incontrare persone che apprezzano una buona conversazione, dove ogni parola non è affrettata o ridotta a un messaggio di 5 secondi. All’inizio non ero sicuro di cosa aspettarmi. Dopotutto, chi scrive ancora lettere in questa era digitale? Ma ho deciso di provarci, sperando di connettermi con alcune anime affini. E wow, Slowly non mi ha deluso. 📬
Una delle mie prime lettere è stata inviata a qualcuno in un fuso orario completamente diverso, a migliaia di chilometri di distanza. Abbiamo iniziato a scambiarci storie—piccole storie all’inizio: libri preferiti, pensieri sulla musica e quei momenti casuali e eccentrici che ci fanno sentire umani. Col tempo, le lettere sono diventate più lunghe, più profonde, mentre scoprivamo passioni comuni per la poesia, i viaggi e il trovare significato nelle piccole sfumature della vita. Mi sono ritrovato persino a discutere delle sfide della genitorialità con uno sconosciuto dall’altra parte del mondo, il che, come padre di un diciottenne, è diventata una connessione sorprendentemente confortante. ✨
Uno scambio di lettere memorabile è stato con qualcuno che aveva una passione per la letteratura classica. Le nostre conversazioni erano una danza infinita di parole, in cui analizzavamo tutto, dalle citazioni più profonde ai malintesi più buffi. Da allora ci siamo scambiati innumerevoli lettere, e anche se non ho mai sentito la sua voce, c’è una familiarità che somiglia alla presenza di un vecchio amico. Mi ha persino fatto scoprire alcuni brani di musica classica che ora sono diventati i miei compagni di studio. 🎶
E poi c’era il mio amico di penna keniota, che mi ha trascinato nel suo mondo di culture vivaci, fauna selvatica e infinito ottimismo. Mi ha insegnato qualche parola di swahili, anche se sono ancora lontano dal padroneggiarlo. Abbiamo riso delle nostre differenze culturali e abbiamo trovato un terreno comune nel nostro amore condiviso per le storie, la famiglia e, sorprendentemente, i popcorn (esiste una vera arte nel mangiarli con le cannucce, lo garantisco). 🦒🍿
Mi sono avvicinato a Slowly pensando che avrei trovato qualche conversazione interessante. Quello che ho scoperto sono state amicizie che si sono allungate attraverso i continenti, trasformandosi in penmanship digitale e aiutandomi a sentirmi un po’ più radicato in questo mondo frenetico. Ogni scambio di lettere mi ha avvicinato a comprendere non solo gli altri, ma anche me stesso. 💌
Quindi, grazie, Slowly, per questo viaggio. Per avermi aiutato a connettermi con persone che amano condividere, ascoltare e scoprire. Scrivo ancora, imparo ancora e continuo a trovare pezzi di me stesso in ogni storia condivisa con sconosciuti che ora sono amici.
Ecco un brindisi a molte altre lettere, all’arte della pazienza e alla magia delle parole che ci avvicinano tutti un po’ di più.
Cool Cool,
Edgar 🤓
P.S. Sapevi che il primo francobollo adesivo della storia, il “Penny Black,” fu emesso nel 1840? Ha cambiato per sempre il nostro modo di comunicare—un po’ come sta facendo Slowly ora, ma con meno cavalli coinvolti. 🐴📬
#stampcollector