Monogusa Obil
 Originally written in English. Translated by Puddu Luca.
Slowly, un’applicazione.
Era un giorno come un altro. Stavo, come al solito, esplorando il Google Play Store. Amo cercare e trovare delle perle nascoste. Quel giorno trovai Slowly. Pensai che non molte persone del mio paese conoscevano l’app, quindi sarebbe stata certamente ottima. E poi mi avrebbe permesso di trovare un amico internazionale, ed era ciò che volevo. Purtroppo, non parlando bene inglese trovai il download e il set-up dell’account abbastanza complicato. Comunque sia, non mi ci volle molto per capirne il funzionamento: Slowly era un’applicazione per mandare lettere virtuali online. Questa che sto per raccontare è stata la prima esperienza sull’app.
Stavo cercando un amico con la funzione “esplora manualmente”. Ne stavo cercando uno nelle regioni asiatiche dato il mio inglese non proprio perfetto. Finalmente ne trovai uno, viveva in Corea del Sud. Non seppi mai il suo vero nome, ma il nickname era Kwon.
Non sono molto brava a iniziare le conversazioni, ero confusa e gli inviai un messaggio con una piccola presentazione. Aggiunsi anche “non so bene cosa scrivere. Potresti per favore rispondere alla mia lettera?”
Inviai la stessa lettera anche a un altro utente, ma mi rispose solo Mr. Kwon. Ero così felice di aver ricevuto una risposta, il tempo di attesa è stato piuttosto lungo. Appena la lettera arrivò mi incuriosii molto, presi subito a cuore quella persona.
Mi salutò, era amichevole. Si presentò anche lui, mi parlò anche di ciò che stava facendo in quel periodo, i suoi hobby e la sua vita quotidiana.
Rispondere alle sue lettere era complicato, quindi iniziai a usare un traduttore automatico sia per rispondergli, sia per capire ciò che diceva. Mi ci voleva sempre un po’.
Mi diede anche consigli su come trovare amici su Slowly, aggiungendo che avrei dovuto scrivere anche ad altre persone. Mi disse di scrivere ciò che sentivo e ciò che ero all’interno delle lettere, di metterci passione e far capire all’altra persona che ci tenevo.
L’amicizia con Mr. Kwon continuò, parlammo dei nostri rispettivi paesi d’origine e di molte altre cose. Però io sono il tipo di persona che viaggia troppo con la mente. Per un motivo o per l’altro non sono mai riuscita a farmi amici nella vita reale. Lo confessai a Mr. Kwon.
Gli chiesi “e se fossi brutta?”. Mi rispose che la mia faccia poteva pure avere la forma di una patata, ma non gli importava. Continuai lettera dopo lettera a confessargli ciò che sentivo essere, che i miei amici mi abbandonavano per la mia apparenza. Però gli dissi anche che ero molto contenta e grata della risposta che mi diede.
Ma ancora, feci un altro errore. Molte persone hanno un’opinione negativa sulla mia religione, quindi chiesi a Mr. Kwon: “Per te è un problema se sono Musulmana?”. Mi rispose sempre con molta gentilezza, dicendomi che non gli importava. Non sapeva bene di cosa stessi parlando, ma apprezzò la sincerità .
A causa della mia insicurezza continuai a scrivergli cose del genere, ma un giorno iniziò a sentirsi a disagio. Mi scrisse: “Non mi piace il fatto che continui a parlare di come sia la tua faccia. Non ti fidi, sembra che tu non mi creda”. Aggiunse anche che era abbastanza deluso. In quest’ultima lettera mi augurò il meglio, mi augurò di riuscire ad entrare all’Università di Fukuoka (che è il mio sogno). Mise poi un ultimo saluto alla fine.
Ero molto triste. Il mio primo vero amico se n’era andato come tutti gli altri. Provai a rispondere alla sua lettera, ma la lesse solamente. Mi chiesi se avessi avuto davvero bisogno di un amico, quindi decisi di cancellare il mio account Slowly.
Nei giorni seguenti ripensai a ciò che mi disse Mr. Kwon. Avrei dovuto chiedergli scusa, mi aveva già spiegato come trovare degli amici. Mi disse che “Se sei un vero amico, non ti importa di com’è la forma fisica o la condizione dell’altra persona. I veri amici restano e ti accettano per ciò che sei”.
Ci ripensai, e tornai su Slowly per la seconda volta. Non volevo fallire un’altra volta, avevo intenzione di trovare degli amici. Ora ho amici da 5 paesi diversi e ho iniziato a scrivere lettere senza usare il traduttore automatico. I miei amici capiscono che ho delle difficoltà , quindi mi spronano scrivere e leggere in inglese perché solo così potrò migliorare.
Voglio che questa storia arrivi a Mr. Kwon perché capisca che mi spiace davvero. Sono triste perché non possiamo più scambiarci delle lettere. Ma io sono comunque felice di essere sua amica. Lo ringrazio per avermi dato dei consigli su come farmi degli amici su Slowly.
A Mr. Kwon,
la mia vita continuerà . Grazie per esserne stato parte. Forse, se accadrà un miracolo, ci rincontreremo a Fukuoka. “Un giorno sarò la tua guida turistica, tradurrò dal giapponese per te…”, mi disse.
Mr. Kwon, questo non è un addio ma un arrivederci.
Grazie mille Slowly.
P.S. Nell’immagine che ho mandato c’è il contenuto delle lettere di Mr. Kwon. Ho sempre annotato tutto su un quadernino. Ho anche salvato l’immagine profilo di Mr. Kwon per tenerla come ricordo.