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Un bon petit Bretzel

Un bon petit Bretzel

🇫🇷 Francia
Storia Slowly

Originally written in English. Translated by Marco Capuano.

Come dovrei iniziare? Sono del parere che quest’app possa davvero dare qualcosa ai suoi utenti così come ha fatto con me. Tra le varie lettere interessanti e originali ricevute, una mi ha portato l’amore. Non avevo certamente scaricato Slowly pensandola come un’app per appuntamenti, e ho adorato ogni singola conversazione avuta con persone da tutto il mondo. Eppure, la cosa veramente magnifica di tutto ciò è che, nonostante possa suonare idealistico e trasognante, i rapporti che pian piano si sviluppano contano davvero nel mondo reale, non sono solo un codice binario del cellulare.

In qualche modo sono stato incredibilmente fortunato da poter essere testimone di qualcosa di così incredibile.

Un giorno, una ragazza brasiliana mi ha inviato una lettera. Non era una semplice descrizione della sua vita, del suo paese, della sua cultura, no: era una porta aperta al suo cuore. Ha condiviso con me i suoi traumi passati, le sue frustrazioni quotidiane e i suoi pensieri. Dovevo risponderle con eguale sincerità, e così era iniziata una catena di lettere scambiate avanti e indietro attraverso l’Altlantico.

Mi sembrava che la mia vita di tutti i giorni non fosse cambiata granché, ma in realtà i miei giorni erano scanditi dalle sue parole. Avere qualcuno con cui condividere tutto, sia i momenti felici che quelli tristi, non ha prezzo. Nonostante la distanza ci siamo avvicinati in fretta. Esiste un limite su quanto si possa ricevere attraverso dei semplici messaggi? La nostra relazione sarebbe rimasta la stessa se ci fossimo incontrati?

Beh, la mia risposta ce l’ho. Lo scorso Natale si è imbarcata da sola in un lungo viaggio per incontrarmi. Potrei riempire dozzine di pagine nel descrivere la surreale scena del nostro primo incontro. Eravamo in stazione, e senza dire una parola ci siamo abbracciati, le lacrime già a bagnarci le guance.

Abbiamo fatto tantissimo insieme, abbiamo condiviso la mia regione, la mia famiglia, la mia cultura. Continuavo a pensare che in realtà, io la conoscevo già. Era la stessa persona che mi aveva inviato una lettera qualche mese prima. Era riuscita a comunicare la sua anima attraverso le parole, e quell’incontro è stato più un rincontrarci che un conoscerci.

Date una possibilità a tutti, lasciate che vi parlino della propria vita: abbiamo tutti tanto in comune, ma le nostre differenze sono ciò che rende la corrispondenza epistolare una entusiasmante avventura.

SLOWLY

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